Osteopath

Nicolò Mariani

Chi sono Ho iniziato da piccolo a girare ortopedici, fisioterapisti, osteopati, chiropratici, fisiokinesiterapisti, riflessologi, fisiatri… si, esatto ho messo due categorie mediche di spicco insieme a figure di più basso valore nei percorsi accademici sanitari italiani proprio perché non ho notato alcuna differenza. La differenza la fa sempre il più preparato indipendentemente dal diplomino o super lauree appese al muro dello studio. Sciavo a livello agonistico e a 15 anni avevo una forte lombalgia per cui ho provato a risolvere il problema. Molti mi dicevano che avevo una gamba un centimetro più corta, “mettiamo il plantarino”, alcuni suggerivano il busto perché avevo la scoliosi, poi arrivava quello della masticazione, una giostra di cazzate. Cazzate molto convincenti che saranno state dette anche a voi, che escono dalla bocca di chi deve trovare una scusa per giustificare il fatto che il vostro dolore non si potrà mai risolvere, al massimo migliorare, insomma “ci dovrete convivere”. A 17 anni ho incontrato un bravo chiropratico che con diversi thrust (scrocchia ossa) e test Kinesiologici (le prove di forza, le stesse che tra l’altro si facevano qualche anno fa per vendere i polsini che riequilibravano le “energie” del corpo) mi riusciva a risolvere il problema. Risolvere? si per un periodo di tempo tra i 3 giorni e i 2 mesi, poi tornava. Molto bravo, molto interessante la sua pratica, ma inefficace sul lungo termine, era solo un antidolorifico molto caro che durava più di quelli chimici. Certo, perché era un approccio meccanico. Un problema meccanico va risolto con una terapia che si approccia con la meccanica del corpo umano non con la chimica, Se vi si torce un braccetto della ruota della macchina voi mettete l’olio o sistemate il meccanismo? Per cui ricordate che ogni volta che prendete un antinfiammatorio che quasi sempre agisce anche da antidolorifico state spegnendo l’allarme antincendio di una casa che va a fuoco e non il fuoco. Sembra intelligente no? Per questi due esempi mi radieranno dall’albo. Torniamo alla mia storiella.. purtroppo d’estate non era vicino questo chiropratico, stava in montagna e io abitavo ad Ancona. Mi svegliavo tutte le mattine con il mal di schiena, una sensazione di rigidità toglieva la voglia di fare qualsiasi attività, figuriamoci i balzi e gli scatti, pilastri nella preparazione di uno sciatore. In quegli anni ho conosciuto tutto il mondo dell’allenamento, tra nuoto, campi sportivi, sala pesi, teorie sullo stretching, ognuno aveva la sua opinione e al tempo non volevo caricare la schiena. Nessuno vuole caricare la schiena quando soffre e spesso si butta sul nuoto perché è lo sport migliore, altra bella cazzata. La spiegazione è lunga e contro intuitiva, la affronterò in altri articoli. Dopo esser diventato osteopata, mi son reso conto che fosse indispensabile conoscere tutto il mondo del fitness e dell’attività fisica per un clinico che valuta e tratta articolazioni, che ha a che fare con ossa e muscoli. Inutile parlare di postura se non si ha un ampia percezione di come cresca, tiri e cambi il sistema muscolare a seconda degli stimoli. Ma andiamo avanti… ho girato altri operatori, alcuni con una visione più olistica (termine oggi purtroppo acquisito dai praticoni di Reiky, energie, cose fantastiche che preferisco lasciare a J.K. Rowling che ha sicuramente più fantasia), ognuno con la sua teoria, ma altra cosa curiosa mi sono reso conto che spesso approcci completamente diversi, con scarso o nullo riscontro scientifico portino comunque a un risultato. Ma cosa c’è dietro? La psicosomatica, l’effetto placebo, l’età, la genetica, l’ipocondria..? Non mi bastava il funzionamento del corpo umano, volevo capire, capire cosa fosse dietro tante dinamiche non lineari, non logiche. Il mal di schiena mi passò quando avevo 22 anni definitivamente in una seduta, trattato dal Professor Cozzolino, medico, osteopata, socio fondatore di quella che era la migliore scuola di osteopatia in Italia nonché relatore molto rinomato. Mi trattò il coccige e il costato destro, si ok ma adesso non iniziate a credere che tutte le lombalgie dipendano dal coccige o dal sistema costale, per favore eh. Nel mio caso due traumi avevano spostato l’equilibrio da piccolo, in seguito a diverse cadute per imparare a sciare. Non ho più il mal di schiena, me ne son dimenticato, mai più tornato. Sfatiamo un altro mito, i dolori non dipendono dall’età, a 15 anni ero un catorcio e a 30 passati sto divinamente, mia nonna a 70 anni era piena di dolori, abbiamo cambiato una cosetta e a 80 non si lamenta più. Oltre a questi, potrei riportare altri 2000 esempi, accetto da voi l’obiezione che con l’età i disagi aumentano, ma quasi sempre non sono situazioni degenerative che possono solo peggiorare, basta capire che schemi disfunzionali si sono accumulati in una serie di compensi per poi modificarne i meccanismi. Ho scritto troppo, vi sarete anche rotti di leggere per cui per oggi basta, buona giornata! Ps ..quasi tutto è risolvibile! Nicolò

Diploma year

2013

Thesis title

effetto dell'OMT sulle variazioni del parametro hight frequency nel dominio di frequenza dell'HRV in soggetti asintomatici

Associazione

ROI

Addresses

Corso Giuseppe Garibaldi, 28, Ancona - Marche

Osteopata Nicolò Mariani

Cadin di Sotto, Cadin di Sotto, Cadin di Sotto - Veneto

Mariani Nicolò

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